Canali Minisiti ECM

Ferie non godute nella p.a.: il lavoratore ha diritto al risarcimento

Medlex Redazione DottNet | 13/03/2018 20:47

La Cassazione ha esteso anche ai dipendenti pubblici un principio dell'imprenditoria privata

Nonostante le disposizioni previste dall'articolo5, comma 8, del Dl 95/2012, che obbliga alla fruizione delle ferie i dipendenti della Pa con il divieto della corresponsione di trattamenti economici sostitutivi, la Corte di cassazione, con la sentenza 2496/2018 (clicca qui per scaricare la sentenza completa), confermando i propri precedenti orientamenti, stabilisce che l'inerzia della Pa sulla concessione delle ferie obbliga la stessa alla remunerazione di eventuali ferie residue a prescindere dalla mancata richiesta avanzata dal dipendente durante il rapporto di lavoro. 

Il fatto

pubblicità

Un lavoratore di un ente pubblico di ricerca - nella fattispecie, l’Ispra, già Apat - aveva lavorato fino al suo pensionamento, avvenuto nel 2001, con un residuo di ferie non fruite pari a 52 giorni. A fronte del diniego alla monetizzazione delle stesse, il lavoratore si è rivolto al giudice del lavoro che, in prima istanza, ha respinto la domanda, mentre la Corte d'Appello, in riforma della sentenza del tribunale di primo grado, ha accolto la domanda e condannato l’ente al pagamento del trattamento economico sostitutivo.

L'amministrazione, tuttavia, ha chiesto il parere della Corte di Cassazione, che ha dato, comunque, ragione al lavoratore.

Nel motivare la decisione, la Suprema Corte ha richiamato, oltre a sue precedenti pronunce, i principi derivanti dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale, in particolare la sentenza n. 95/2016, affermando che dal mancato godimento delle ferie deriva – una volta divenuto impossibile per l’imprenditore, anche senza sua colpa, adempiere l’obbligazione di consentire la loro fruizione – il diritto del lavoratore al pagamento dell’indennità sostitutiva, che ha natura retributiva, in quanto rappresenta la corresponsione, a norma degli artt. 1463 e 2037 cod. civ., del valore di prestazioni non dovute e non restituibili in forma specifica; l’assenza di un’espressa previsione contrattuale non esclude l’esistenza del diritto a detta indennità sostitutiva che, peraltro, non sussiste se il datore di lavoro dimostra di avere offerto un adeguato tempo per il godimento delle ferie, di cui il lavoratore non abbia usufruito (venendo così ad incorrere nella "mora del creditore"). Lo stesso diritto, costituendo un riflesso contrattuale del diritto alle ferie, non può essere condizionato, nella sua esistenza, alle esigenze aziendali.

Nella specie, la Corte d’Appello ha correttamente rilevato che il collocamento d’ufficio in ferie del lavoratore da parte del datore di lavoro, senza assorbimento al momento del pensionamento dell’intero monte ferie spettante, era intervenuto senza che risultasse che il lavoratore medesimo si fosse rifiutato di godere delle ferie in un periodo indicato e comunicato dal datore di lavoro.

Commenti

I Correlati

La Corte dei Conti ha condannato il professionista perché avrebbe arrecato un danno erariale per l'ente costretto a risarcire la vittima

"Lo svolgimento dell'attività non deve arrecare pregiudizio al corretto e puntuale svolgimento dei propri compiti convenzionali"

"Onorata della conferma dal ministro, dovrò rinunciare all’Ordine dei Medici"

Aggiornato il simulatore, per la vecchiaia 67 anni fino al 2028

Ti potrebbero interessare

La Corte dei Conti ha condannato il professionista perché avrebbe arrecato un danno erariale per l'ente costretto a risarcire la vittima

Secondo la Cassazione, la lesione psicologica cronica successiva a un intervento chirurgico mal riuscito, se accertata clinicamente, va ad aumentare la quota di danno biologico risarcibil: non scatta la personalizzazione consentita dal danno morale

Nell'ordinanza n. 5922/2024 la Cassazione ricorda le regole di riparto dell'onere probatorio qualora un soggetto invochi il risarcimento del danno da errore medico in ragione di un rapporto di natura contrattuale

La sentenza: assolto militare che rifiutò di indossarla, Matteo Bassetti consulente

Ultime News

Il 30 giugno cesserà l'obbligo di indossare la mascherina per i lavoratori, utenti e visitatori delle strutture sanitarie all'interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi

Presentato presso la Camera dei deputati un innovativo modello, sviluppato da C.R.E.A. Sanità con il contributo di Roche Italia, che valuta i costi-benefici e la sostenibilità dello screening polmonare nel nostro Paese

Ciccozzi: "Con la sua capacità di causare focolai significativi tra gli uccelli e il potenziale di trasmissione agli esseri umani, richiede una vigilanza costante e un'efficace risposta coordinata"

“La professione medica rimane sostanzialmente refrattaria a modelli organizzativi improntati a criteri meramente economici"